2011-03-13

Alcuni buoni motivi per non copiare i contenuti da altri siti web

Siamo dei copywriter professionisti, e in quanto tali, siamo capaci anche di passare tre giorni su una singola frase prima di decidere che vale la pena pubblicarla. Siamo quindi particolarmente sensibili al tema della copia dei contenuti: quando passi ore ed ore a fissare 5 parole sullo schermo, chiedendoti se suonano bene, se sono efficaci, se possono portare a qualche interpretazione ambigua e così via, poi te la prendi a male se qualcuno arriva sul tuo sito e in 10 secondi di copia&incolla si porta via il lavoro di ore, giorni, mesi. Ma questo non è l'oggetto di questo articolo: al di là della difesa della nostra attività professionale, ci sono diversi buoni motivi per cui le aziende e le agenzie che lavorano per loro, non dovrebbero copiare i testi da altri siti. Eccone alcuni.

Motivo numero 1: Google penalizza i siti con contenuti copiati

Non c'è molto da aggiungere: chi conosce almeno un po' il più importante motore di ricerca attuale sa che è molto attento alla qualità dei risultati che restituisce agli utenti. Qualità e unicità sono i due cardini dell'algoritmo di Google. Ma se fino ad ora questa posizione era risaputa ma non ufficiale, da qualche giorno il motore ha preso una posizione ufficiale: con l'ultimo aggiornamento chiamato Google Panda (dal nome dell'Ingegnere), saranno penalizzati tutti i siti con contenuti copiati, superficiali e poco specifici. Questo aggiornamento è anche conosciuto come Google Farmer perché colpisce di più le farmer (fabbriche) di contenuti, cioè quei siti che vivono come dei parassiti limitandosi ad aggregare notizie pubblicate da altri siti. Le conseguenze per i siti che copiano sono variabili: dalla penalizzazione, che significa una minore visibilità nei risultati di ricerca fino ad un "ban" (esclusione) completo, che significa rimozione dall'indice dei risultati con conseguente invisibilità. Ricordate che Google penalizza non solo i contenuti completamente copiati ma anche quelli "similari" cioè che sono copiati modificandoli leggermente.

Motivo numero 2: i contenuti copiati parlano male di voi

Molti credono che con il web sia consentito quello che normalmente è vietato con gli altri mezzi di comunicazione. Nessuno si sognerebbe mai di copiare la brochure o lo spot radio di un concorrente mentre questi scrupoli scompaiono quando si parla di testi per il web. Eppure cosa succederebbe se un cliente si presentasse nella vostra azienda dicendo "Ho visto che avete prodotti e servizi uguali a quelli di un'altra azienda a cui mi sono rivolto. Anche le parole per descriverli sono uguali. Ma siete la stessa azienda o due cose differenti?" Se siete stati voi a copiare, sarà difficile trovare una scusa plausibile da presentare al cliente. Se sono stati gli altri, sarete voi a volere una spiegazione accettabile.

Motivo numero 3: prima o poi vi trovano

E' molto diffusa l'idea secondo cui il web è molto grande, quindi "anche se copio, nessuno mi troverà mai". Noi non siamo molto convinti di questa affermazione: di solito le aziende monitorano i siti della concorrenza, quindi prima o poi qualcuno se ne accorge. Anche se copiate contenuti su un argomento molto popolare, in cui i siti della concorrenza sono migliaia, non è detto che prima o poi non accada. A chi non è successo di incontrare qualcuno che si conosce in una città straniera, in un posto poco affollato, proprio mentre stava pensando "ah che bello vedere qualche faccia nuova...".

Motivo numero 4: copiare contenuti è illegale

L'abbiamo lasciato per ultimo ma non perché sia poco importante: copiare i contenuti di un sito è illegale e può portare conseguenze civili e penali. Sfatiamo un altro luogo comune: le cose che stanno su Internet, compresi testi, foto, elaborazioni grafiche e tutto il resto, sono disponibili liberamente solo se questo è chiaramente indicato. Anche per strada ci sono tante auto senza nessuno alla guida, ma ciò non significa che si può prendere una qualsiasi e andare a farsi un giro.

E voi cosa ne pensate?
Commentate qui oppure sulla nostra nuova pagina Facebook.

3 commenti:

Wpb ha detto...

articolo molto interessante come tutto il blog del resto!

nglca ha detto...

Effettivamente quanto detto nel post è vero, ma se i contenuti sono lasciati sotto licenza creative commons, credo che l'illegalità non sussiste. Inoltre, che dire dell'article marketing? sono siti creati apposto per dare l'opportunità di ripubblicare i loro post

Redazione-www.scrittura.org ha detto...

Ciao nglca, in effetti è quello che intendiamo nella penultima frase scrivendo "sono disponibili liberamente solo se questo è chiaramente indicato". Nel caso di licenza CC è così.