Blogletter aggiornata dai copywriter di Scrittura.org, agenzia specializzata in copywriting per aziende e agenzie pubblicitarie.
2012-05-22
Le cose che un copywriter ha sempre sognato di dire a colleghi, clienti e altra gente e non ha mai detto.
Comprendo i tuoi tormenti. Sei stato giorni per decidere se era meglio la foto con persone di colore e giapponesi o quella con i manager biondi con gli occhi azzurri che saltano felici. Forse, però, non ti hanno detto che il cliente ha solo una fabbrichetta a Busto Arsizio e che la sua vocazione internazionale difficilmente supererà Seregno. Comunque, hai fatto un bel lavoro. Foto grandi, artifici grafici degni dell’Età Barocca, indubbiamente una brochure che si fa notare. Volevo solo chiederti se puoi evitare che quel poco di testo che mi hai inserito non sia rosso su sfondo rosso chiaro, perché, sai, potrebbe rendere difficoltosa la lettura. Come dici? Nessuno legge le brochure? Ah ho capito, tu sei un altro genio della psicologia umana. Sei sprecato amico, non dovresti essere qui, ora.
Ho sempre evitato di dare giudizi sulle tue ridicole cravatte: in cambio vorrei solo che tu evitassi di spiegarmi come si scrivi una headline. Sai, non è proprio come credi tu, che uno fissa il cielo fino a quando arriva un’ispirazione celeste a illuminare la mia mente creando un capolavoro per il tuo cliente. Ci vuole un minimo di pensiero e di concentrazione: quindi evita di bussare alla porta ogni 10 minuti per chiedermi a che punto siamo con il lavoro. Se sei ansioso, organizzati. Fatti consegnare i materiali in anticipo, scrivi un brief decente, vedrai che per me sarà tutto più semplice. A proposito, non ti farebbe male un “Corso per l'uso appropriato del congiuntivo".
Non la metto la foto della tua nipotina sull’annuncio, piuttosto mi faccio licenziare. Come dici? Allora almeno il cane di famiglia, Fuffy? Ma sei scemo, non è mica il matrimonio di tua sorella che nelle foto ci devono stare tutti i parenti! Ok, rinunci alle foto ma in cambio vuoi una ragazza con una quarta di seno e vuoi che ci scriva sopra “Ti Gonfiamo il portafogli?” Guarda, io ti capisco: sei tu che paghi e vorresti un minimo di soddisfazione e pensi che siccome sai come si vendono i tuoi prodotti, sai anche come si fa una campagna pubblicitaria. A questo punto cambia lavoro e apri un’agenzia pure te. Oppure fammi lavorare tranquillo. Stai zitto per un’ora, solo questo ti chiedo, ti prego.
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